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Medicina estetica

Nel corso dei secoli, la visione del bello o della bellezza esteriore risulta essere cambiata.

Nella Concezione della bellezza ellenica compare un rapporto armonioso tra i vari elementi anatomici.

La Venere di Milo

I doriferi

Nel periodo baroccale,invece, gli aspetti morfologici che oggi sono considerati dismorfie, all’epoca erano considerati canoni di bellezza.

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Le tre grazie (1636-38) di Rubens (1557-1640), allegre e spensierate, non hanno timore nell’esibire le loro robuste forme, secondo un ideale di bellezza del tempo (la donna sulla sinistra è stata ispirata dalla seconda moglie di Rubens).

Nell’ultimo secolo il concetto di bellezza si è modificato considerando, nei primi anni trenta, un modello di bellezza femminile più atletico, per sfociare, nell’immediato secondo dopoguerra,nell’ideale della donna piena e maggiorata , per andare in seguito nella magrezza più estrema.

Oggi l’estetica entrando a far parte di una branca medica, quali la medicina e la chirurgia , oltre ad essere intesa come culto del bello è anche intesa, da parte di entrambi i sessi, come raggiungimento di un benessere psico-fisico.

Personalmente intendo la medicina estetica con nuove prospettive terapeutiche psico-bio-energetiche-funzionali, per raggiungere un risultato plastico estetico.
Oggi la Medicina Estetica viene intesa soprattutto come Medicina del Benessere, ma il concetto semeiotico dell’analisi “psico-bio-energetica-funzionale” della persona,ci porta a considerare una nuova concezione, identificabile come:” Medicina del Malessere” che puo’ comprendere due tipologie patologiche ,una virtuale ( rughe, discromie, smagliature, ipoplasia labiale, ipoplasia mentoniera,dismorfia nasale ) ed una somatica (cellulite, insufficienza venosa eczemi, psoriasi, iperidrosi, acne, adiposita’ localizata, blefarocalasi). Lo scopo terapeutico e’ quello di ristabilire in un soggetto l’equilibrio psico-bio-plastico che è stato alterato, non intralciando la funzionalita’ fisiologica della persona.